La comparsa di dolore in gravidanza può spaventare molto la futura madre. È importante però sapere che alcuni tipi di dolore, se lieve, sono comuni e non indicano situazioni di rischio per la gravidanza. Vediamo nel dettaglio quali sono: dolore di tipo mestruale, dolore del legamento rotondo, pubalgia.
Nel corso del primo trimestre, l’utero aumenta rapidamente le proprie dimensioni e cambia la sua struttura. Per questo è del tutto normale avere delle piccole fitte, simili a dolori mestruali, che comunque non sono pericolose e anzi testimoniano i cambiamenti del corpo, che stanno avvenendo. Non è necessario intervenire con alcun rimedio, questi dolori spariscono spontaneamente nel proseguo della gestazione, di solito a partire dalle 8-9 settimane.
Successivamente, l’utero diventa molto mobile quando cresce: nel secondo trimestre, a partire dalle 20-22 settimane, è comune avere il dolore del legamento rotondo, che si presenta con fitte brevi e intense in sede inguinale, su un lato solo o su entrambi.
Il legamento rotondo è una delle strutture che tengono in posizione l’utero, e assomiglia un po’ alle funi del ponte di Brooklyn: è una struttura tubulare, contenente vasi e un sottile nervo, che dall’angolo tubarico si dirige in basso e in avanti, per ancorarsi al canale inguinale dello stesso lato.
Questo dolore non indica alcun pericolo ed è del tutto fisiologico, fa parte dei normali assestamenti degli organi nel corso della gravidanza. Per ridurre questo disturbo, è consigliato evitare di rimanere in posizioni fisse a lungo e praticare una moderata attività fisica, come lo yoga. Piegarsi leggermente in avanti al momento di tosse o starnuti aiuta a ridurre la trazione sul legamento stesso.
Nel terzo trimestre, la pancia inizia a pesare sul bacino, per questo può comparire la pubalgia. Questo dolore è legato non solo al peso dell’utero, ma anche al fatto che il clima ormonale della gravidanza favorisce una maggiore lassità delle articolazioni. Questo vuol dire che le articolazioni, in particolare del bacino, diventano più morbide e cedevoli, per favorire il parto, quando sarà il momento.
Se il dolore è particolarmente forte o invalidante, si possono indossare delle fasce di sostegno specifiche per la gravidanza, che comunque devono sempre essere allacciate in modo morbido, per non comprimere troppo l’utero. Tra i vari tipi di attività fisica, in questa fase della gestazione è consigliata la ginnastica in acqua, che aiuta a ridurre il peso sulle articolazioni e a mantenerne una normale mobilità.
Ad ogni modo, in generale vale la seguente raccomandazione: in caso di qualsiasi tipo di dolore intenso o persistente rivolgersi tempestivamente al medico.