Mi capita spesso di donne affette da endometriosi, che si preoccupano per la salute futura delle figlie adolescenti. Cosa fare per prevenire la patologia e come accorgersi che c’è qualcosa che non va? In effetti, ci può essere una predisposizione genetica: avere una parente di primo grado con endometriosi (per esempio una mamma o una sorella) aumenta il rischio di essere affette dalla patologia di 7 volte rispetto alla popolazione generale. Ma è anche vero che l’endometriosi è molto frequente (colpisce il 15% delle donne), per cui quello che diremo va bene per tutte le giovanissime.
Il mio primo consiglio è quello di un’educazione mestruale moderna e completa, magari con l’aiuto di un libro (trovi qualche indicazione in fondo all’articolo). Abitua tua figlia a segnare le mestruazioni su un calendario o una app (meglio un cartaceo), insieme con eventuali altri sintomi, come mal di testa, malessere, nausea, etc. Annota anche la quantità del flusso (leggero/moderato/abbondante) per esempio con un simbolo di una o più gocce, il colore del sangue (rosato, rosso vivo o scuro) e l’eventuale presenza di grumi più o meno grandi. È fondamentale riportare il livello di dolore (da 0 a 10), se sono stati assunti antidolorifici, quale farmaco, quante volte al giorno e se il dolore è passato del tutto. Annota eventuali assenze scolastiche e se i disturbi legati alla mestruazione rendono difficili fare le attività quotidiane, per esempio fare sport, i compiti, uscire con le amiche, etc. Tenere un diario dettagliato aiuta a ricostruire in modo accurato tutta la storia clinica e a capire se la situazione è stabile o sta peggiorando. Portare questi dati al medico aiuta la comunicazione e quindi la possibilità di fare diagnosi in tempo adeguato.
Fai in modo che mangi in modo sano ed equilibrato, magari con l’aiuto di una nutrizionista. Si può integrare magnesio e omega3, se ritenuto opportuno da chi la segue. Incoraggia tua figlia a fare attività sportiva. Lo sport aumenta il livello di endorfine, le ragazze sportive tendono ad avere mestruazioni meno dolorose. Il primo punto di prevenzione è quindi sullo stile di vita, per alcune può essere difficile cambiare le abitudini non salutari. Per esempio diciamo un no assoluto al fumo e all’alcool. Purtroppo i ragazzi iniziano molto presto, a volte per sentirsi più “grandi”. L’esposizione a sostanze tossiche può aumentare il livello di infiammazione dell’organismo e può alterare il sistema immunitario, creando quindi una condizione favorevole allo sviluppo dell’endometriosi.
Falla vaccinare per HPV, non c’entra con l’endometriosi ma è sempre un modo per proteggere la sua salute sessuale e riproduttiva.
Programma la prima visita ginecologica tra i 13 e i 15 anni, in accordo con le linee guida dell’ACOG (American College of Obstetricians and Gynecologists). La visita ginecologica consiste in un colloquio ed eventualmente un’ecografia transaddominale, se ancora non si sono avuti rapporti con penetrazione. Parlare con un ginecologo aiuta a dissipare i dubbi più frequenti soprattutto riguardo alla normalità dei cambiamenti del corpo.
Al giorno d’oggi non esiste una metodica sicura e accurata per fare una diagnosi precoce (il test salivare annunciato alcuni anni fa, ancora non è realtà, si spera presto). Sappiamo che l’endometriosi è una malattia invisibilizzata, ma il modo per diagnosticarla è ascoltare la paziente e raccogliere più indizi possibili.
Ad ogni modo, di fronte a una condizione di dolore mestruale invalidante, indipendentemente dalla diagnosi specifica, cioè sia che si tratti di una dismenorrea primaria (cioè solo dolore) o secondaria (vale a dire causata da endometriosi e/o adenomiosi) vale l’indicazione delle linee guida ESHRE 2022 di trattare il sintomo.
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Che cosa mi succede? (Ragazze)
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