La placenta rappresenta il substrato fondamentale per l’inizio e la corretta prosecuzione della gravidanza, ed è un elemento diagnostico fondamentale in quei casi, in cui ci sono complicanze. Mi riferisco in particolare ad aborto e morte in utero, oltre che a parto pretermine, ritardo di crescita, gestosi. Ogni patologia, infatti, lascia un segno sulla placenta stessa, che definisco come “scatola nera” della gravidanza.
Secondo il College of American Pathologists la placenta dovrebbe essere inviata all’esame istologico nei seguenti casi:
Storia clinica materna
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Patologie materne
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Complicanze della gravidanza
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Indicazioni fetali o neonatali
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Indicazioni relative alla placenta
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Opzionale nei casi di
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La placenta deve essere esaminata prima a fresco (non dovrebbe mai essere congelata prima dell’esame) e poi dopo fissazione in formalina.
Per facilità di consultazione ho diviso questa sezione in:
- esame istologico del primo trimestre
- esame istologico del secondo e terzo trimestre: aspetti macroscopici ed aspetti microscopici
- esame istologico nel caso di infezioni
- esame istologico nel caso di difetto di perfusione placentare
I riferimenti bibliografici sono rappresentati dal libro “Manual of pathology of the human placenta” Di Rebecca Baergen, seconda edizione, Ed. Springer 2011. Un testo destinato agli anatomopatologi, ma essenziale anche per chi si occupa di ostetricia.