a cura di Andrea Caronna, osteopata e docente di osteopatia
L’osteopatia è un sistema di assistenza alla salute, complementare alla medicina classica, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In Italia, l’iter di riconoscimento che, ha visto l’istituzione della professione sanitaria dell’osteopata, si è concluso nel 2021.
L’osteopatia è nata nella seconda metà dll’Ottocento negli USA, fondata dal Dr. Andrew Taylor Still, medico americano vissuto tra il 1828 ed il 1917; giunge in Inghilterra, poi in Francia, ad inizio Novecento ed infine si diffonde nel resto d’Europa. È una terapia manuale per cui, la valutazione ed il trattamento si basano sul contatto manuale. La sua pratica si basa su tre principi fondamentali:
- la persona è un insieme inscindibile di mente corpo e spirito;
- il corpo ha la capacità di autoregolarsi, autoguarire e la tendenza ad esprimere il miglior stato di salute possibile;
- forma e funzione sono correlate tra loro.
L’osteopatia non guarda solo al sintomo ma supporta l’individuo nella sua interezza. Il trattamento osteopatico è soggettivo e studiato ad-hoc per ogni singola persona. Viene svolto solo dopo un’analisi globale ed ha il fine di facilitare il corpo a svolgere al meglio le sue funzioni, per ottenere il miglior stato di salute e ridurre eventuali disturbi. L’osteopatia si occupa di dolori e disturbi acuti o cronici (es. dolore lombare o cervicale, cefalea miotensiva, stitichezza, disordini temporo mandibolari…), può essere impiegata su chiunque, dai neonati ai loro nonni, non ha particolari controindicazioni e le sue tecniche manipolative sono sicure.
IL MATERNO-INFANTILE
La nascita ha da sempre richiamato l’interesse degli osteopati; lo stesso Still era solito insegnare ed adoperarsi nei trattamenti di osteopatia in gravidanza, nel post-partum e verso i più piccoli. Tra i fattori che lo spinsero alla ricerca di un metodo differente, fondando così l’osteopatia, ci fu l’incapacità di porre un qualsiasi rimedio, attraverso la medicina dell’epoca, alla perdita della prima moglie, per complicanze nel parto e di tre dei suoi figli, per malattie infettive.
Vediamo insieme in che modo l’osteopatia può essere utile alle future o neo-mamme. Occorre, prima di tutto, distinguere tre diversi momenti in cui l’osteopatia può essere di aiuto: la gravidanza, il parto, il post-partum.
OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA: I NOVE MESI
Durante la gravidanza il corpo segue una metamorfosi affascinante al fine di, accogliere e permettere la crescita di una nuova Vita. Non esiste una singola parte dell’organismo che non prenderà parte agli adattamenti progressivi che, nel tempo, potrebbero far emergere disturbi di varia natura (es. dolore lombare o pelvico, stitichezza, difficoltà nel respiro…). L’osteopatia in gravidanza, attraverso le sue tecniche sicure e delicate può essere un valido aiuto nel prevenire l’insorgenza o ridurre l’intensità di questi ed altri disturbi.
Il trattamento favorirebbe l’elasticità dei tessuti e la mobilità articolare, agevolando il corpo nei suoi cambiamenti e lasciando più libertà all’utero, quindi al feto, di poter crescere. Ciò permetterà a quest’ultimo di essere libero di muoversi, durante i nove mesi e di scegliersi, verso la fine della gravidanza, un posizionamento più favorevole per il parto.
OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA: IL PARTO
No, non troverete un osteopata in sala parto. Tuttavia, i trattamenti di osteopatia in gravidanza hanno anche la finalità di preparare le strutture interessate (es. pelvi, pavimento pelvico…) ad assecondare al meglio la dinamica del parto. Come risultato si è osservato che, il percorso di osteopatia in gravidanza, riduce le possibilità di: parto pre-termine; parto distocico ed utilizzo di procedure quali: taglio cesareo, utilizzo di ventosa, episiotomia, lacerazioni perineali.
OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA: IL POST-PARTUM
Nel post-partum,l’osteopatia può essere di grande aiuto per le neomamme. Sia agendo su disturbi residui o nuovi e legati alla gestione del piccolo (allattamento, tenerlo in braccio…). Sia facilitando ed assistendo, il corpo, nel recuperare dai cambiamenti indotti dalla gravidanza e dal parto.
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REFERENZE:
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