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Il sequestro polmonare consiste nella presenza di un’area di polmone che è isolata rispetto al polmone circostante: esso si nutre non dall’arteria polmonare, ma direttamente dall’aorta, spesso tramite un vaso che origina in sede sottodiaframmatica. La frequenza di questa anomalia è di circa uno su 1000 nati.

Ecograficamente si evidenzia come area iperecogena, nettamente delimitata rispetto al parenchima polmonare circostante. Con il color-Doppler potrà essere evidenziato il feeding vessel, cioè l’arteria che lo nutre. Nel 10% dei casi il sequestro polmonare può trovarsi al di sotto del diaframma.

La diagnosi differenziale si pone rispetto a:

  • CCAM, il cui aspetto ecografico è pressoché sovrapponibile, tranne che per l’assenza del feeding vessel. Esistono comunque lesioni ibride, in cui si associano sequestro e CCAM (in questo caso la lesione appare cistica).
  • ernia diaframmatica
  • neuroblastoma: lesione sottodiaframmatica, non ha feeding vessel.

Il sequestro polmonare può essere isolato, ma nel 10% dei casi può associarsi ad anomalie cromosomiche, ernia diaframmatica, e difetti cardiaci. Raramente, se il sequestro è molto grande lo sbandamento del mediastino può compromettere il ritorno venoso al cuore ed essere causa di idrope.

La gestione di questa condizione prevede:

La prognosi è solitamente positiva, in assenza di idrope. Il sequestro polmonare richiede intervento chirurgico dopo la nascita, ma in alcuni casi può regredire in utero.